La Provincia di Carbonia - Iglesias (in sardo Provìntzia de Carbònia-Igrèsias)
è una provincia della Sardegna, si estende nella zona sud – occidentale,
affacciata a sud e ad ovest sul Mar Mediterraneo, confina:a nord con la
Provincia del Medio Campidano, ad est con la Provincia di
Cagliari.
La provincia ha 23 comuni, 131.890 abitanti (l'8,1% della popolazione sarda) e
si estende per 1.495 kmq (il 6,2% del territorio sardo).
La Provincia di Carbonia-Iglesias è una delle quattro neoprovincie dell'isola,
Solo dal 2001 costituisce una provincia a sé stante, poiché il territorio di
Carbonia e Iglesias fino a pochissimi anni fa ha fatto parte della provincia di
Cagliari, con la quale ha condiviso la storia fin dalle origini.
La provincia di Carbonia - Iglesias è prevalentemente pianeggiante, comprende anche le isole di San Pietro e di Sant'Antioco, che compongono l'Arcipelago del Sulcis.
I capoluoghi di provincia sono i comuni più importanti quelli di Carbonia e
di Iglesias
Molto nota la zona dell’Iglesiente, infatti, ai tempi delle prime colonizzazioni
fenicie e cartaginesi rappresentò un’importante fonte di reddito, grazie alla
ricchezza mineraria del suo sottosuolo. Anche per la favorevole posizione sul
mare, l’intera area è stata sempre uno snodo fondamentale per il commercio.
Numerose le architetture religiose di entrambi i capoluoghi. Ne sono alcuni
esempi il duomo, la chiesa di San Francesco e La Purissima nel centro
di Iglesias, così come la chiesa di San Ponziano a Carbonia.
Qui si possono vedere anche il museo archeologico di Villa Sulcis, in
cui sono custoditi molti dei ritrovamenti della vicina area di origine fenicia
di Torre Civica, e la Monte Sirai. Sul territorio provinciale si trovano i
maggiori monumenti lasciati dalle popolazioni antiche che abitarono la zona, tra
cui il tempio di Antas, il sito nuragico di Saurecci, le
fortezze di Monte Sirai e di Pani Loriga, la necropoli di Montessu e il
Tophet di Sant’Antioco.
Su quest’isola si trovano poi le belle spiagge di Maladroxia e Portixeddu.
Ma oltre che per Sant’Antioco, la zona dell’Iglesiente è famosa per la sua ricca
vegetazione e per il capoluogo Iglesias, uno dei più importanti centri medievali
della Sardegna.
Da Iglesias si può poi raggiungere la costa di Nebida e Masua, con
l’isolotto bianco del Pan di Zucchero.
Si possono ammirare i bei borghi della provincia di carbonia-Iglesias, come
Buggerru, Sorto nel 1864, ex villaggio minerario che si
concentra sul fondo di una valletta affacciata sul mare, Buggerru si è di
recente riconvertito al turismo con l'apertura di un piccolo porto turistico
(l'unico tra Oristano e Carloforte).
Fondato nel secolo scorso in una zona ricca di giacimenti, divenne in pochi anni
un florido borgo minerario, centro direzionale della francese Société
Anonyme des Mines des Malfidano.
Il 4 settembre del 1904, a Buggerru, si svolse la prima rivolta sindacale
condotta dai minatori (i famosi moti di Buggerru), da cui scaturì il primo
sciopero generale in Italia.
Nella parte bassa del paese sono in mostra le sculture che Pinuccio Sciola ha
dedicato ai minatori morti nel 1904, in occasione dei primi moti operai.
Un altro paese è di Fluminimaggiore nacque nel 1704, quando
dopo più di un secolo di emigrazione il Visconte Ignazio Asquer con la moglie
Eleonora Gessa concessero a Pietro Angelo Serpi, a Francesco Pinna e a Pietro
Maccioni l'atto di ricostruire il villaggio Flumini Major.
Collocato nella valle del rio Mannu, che procede entro il paese, Fluminimaggiore
ha dunque un'origine come borgata agricola, dalla planimetria geometrica, ma
verso la fine dell'Ottocento fu trasformato in centro minerario delle montagne
dell'Iglesiente.
Il territorio del paese si estende dal mare, con la bella spiaggia di Portixeddu
e il promontorio di Capo Pecora, da cui si può godere un panorama stupendo e
selvaggio, alla
montagna , raggiungendo i 1.236 m di Perda de sa Mesa.
Tra i prodotti tipici della provincia spicca “Su cifraxu”,
un ingombrante pane dalla crosta croccante e mollica morbida. Di discendenza
araba il Cascà, dal cous cous, allestito con granelli di
fregula condita con salse di pomodoro classiche.
Gustosi anche piatti di mare come la Cassola, zuppa di pesce condita dal
soffritto, servita su fette di pane, e gli spaghetti alla Carlofortina, a base
di tonno fresco.
Tra i
vini, il rosso Cannonau ed il Carmignano, anche rosato, tipici di tutto il
territorio della Sardegna meridionale.
Articoli Correlati